Manifestazione a Roma contro il coprifuoco. Si alza il livello di tensione nel nostro Paese.
ROMA – Non solo Napoli, la bomba sociale in Italia sembra essere pronta a scoppiare. I ritardi del Governo e il rischio di una nuova chiusura hanno portato molti cittadini a scendere in piazza per far sentire la propria voce. E’ il caso di due ragazze che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione a Roma, organizzata dall’estrema destra, contro il coprifuoco.
“Ho un ristorante in centro – ha detto la prima, riportata da Il Messaggero – altre sei attività e 90 dipendenti. Da lunedì non so dove andare a sbattere la testa”. Sara, invece, non ha ricevuto gli aiuti dopo il licenziamento. “Siamo qui – hanno detto entrambe – perché non sapevamo dove andare per farci ascoltare“.
Due uomini delle forze dell’ordine sarebbero rimasti lievemente feriti, mentre dieci persone sono state fermate per i disordini.
Incidenti a Roma alla manifestazione contro il coprifuoco. La polizia disperde i manifestanti. Gli scontri proseguono sino al lungotevere pic.twitter.com/JyuWIbu6wv
— Local Team (@localteamtv) October 24, 2020
Tensione a Piazza del Popolo
Come successo a Napoli, la Capitale ha vissuto momenti di tensione con schermaglie tra manifestanti e uomini delle forze dell’ordine.
I manifestanti hanno dato alle fiamme cassonetti e macchine. Immediato l’intervento degli agenti che hanno disperso la folla.
Si tratta di una prima manifestazione avvenuta nella Capitale, ma il timore delle autorità è che manifestazioni di questo tipo possano prendere piede in Italia.
I ritardi del Governo e le tensioni sociali
Gli appelli da parte di tutti gli esponenti della maggioranza sul rispettare le misure sembrano non produrre gli effetti della pandemia. C’è stanchezza e delusione nella popolazione italiana. La gestione dell’emergenza coronavirus ha portato molte persone a scendere in piazza per dire no ad una chiusura.
Serrata che per molti italiani potrebbe voler dire non riaprire più. I soldi spesi per rispettare le norme anti-Covid sono stati tanti e ora i commercianti e gli imprenditori non sono disposti a chiudere i battenti.